La presente versione in italiano di Maria Luisa Mazzoni dimostra una volta di più come il piccolo monello e i suoi compagni si sentano a perfetto agio anche sotto vesti italiane. E in effetti, osservando e leggendo questo libro, appare evidente che i contenuti delle storie narrate nel 19. secolo non solo continuano ad essere attuali, ma sono anche de facto trasferibili sotto l’aspetto culturale.
Queste storie mettono in guardia i bambini dal giocare col fuoco e dai pericoli della strada, condannano il maltrattamento degli animali e il razzismo, così pure insegnano le buone maniere a tavola o l’osservanza delle regole igieniche. L’autore non intende comunque fare una predica morale e allora – come premette nel sottotitolo – maschera questi valori sotto l’involucro di »Storie amene e curiose illustrazioni«. |
Ecco, guarda qui vicino:
è Pierino Porcospino!
Lui le unghie un anno intero,
incredibile ma vero,
mai se le lasciò tagliare
né i capelli pettinare.
Che vergogna! Quel Pierino
sembra a tutti un porcospino! |
Sieh einmal, hier steht er,
Pfui! der Struwwelpeter!
An den Händen beiden
Ließ er sich nicht schneiden
seine Nägel fast ein Jahr;
kämmen ließ er nicht sein Haar.
»Pfui!« ruft da ein jeder:
»Garstger Struwwelpeter!« |